LA SINDROME

La sindrome, 2008, china su carta.
La sindrome, 2008, china su carta.

Sindrome  dell’arto fantasma: questa la diagnosi che il medico fece al signor Celi, quando quest'ultimo perse un occhio durante una battuta di caccia. Il dottore gli spiegò che, nei casi di enucleazione dell’occhio, per quanto di rado, essa si manifesta con allucinazioni. Uomo pragmatico, il signor Celi dispose il proprio animo, e la propria mente, a non vedere il mondo come lo aveva visto fino a quel giorno ma con un occhio solo e quindi privo delle tre dimensioni. Inoltre si preparò alla possibile delusione di risvegliarsi un mattino con un forte prurito ad un occhio che, in realtà, non avrebbe avuto.

Non si stupì quindi se, dopo aver tolto le bende e messo gli occhiali da sole, camminando per la città, vedeva strane ombre contornare alcune delle persone che incrociava. Ne parlò con il dottore, il quale minimizzò i sintomi descritti, definendoli come effetti passeggeri della sindrome. Con il passare del tempo, le ombre si fecero più nette, assumendo forme precise e vive, così il paziente tornò dal medico.

«Sembrano mostri.» disse angosciato.

«Caro signor Celi, dalla cavità orbitale destra,» gli disse il dottore, «non può entrare la luce perché lei non ha più alcun organo capace di catturarla, quella luce, all'interno della suddetta cavità orbitale. Quindi i cosiddetti mostri che lei vede non esistono, sono solo allucinazioni»

Il signor Celi se ne tornò a casa demoralizzato. Si sedette in poltrona e analizzò la situazione giungendo al cuore del problema, che non era clinico bensì linguistico. Sicuro di aver trovato la soluzione tornò dal medico spiegandogli che lui non vedeva alcuna luce, né aveva mai detto di vederla.

Lui poteva vedere il buio più nero e profondo accompagnare alcune persone.

Udito questo il dottore s’infuriò.

«Signor Celi,» gridò, «se lei non si convince che dall'occhio mancante non potrà mai più vedere nulla, né luci né ombre, allora devo pensare che il suo problema non sia oculistico ma psichiatrico e che lei sia completamente impazzito!»

Il signor Celi tacque e inorridì mentre, alle spalle del dottore, emerse una grande figura nera che, come inchiostro nel latte, si allargò sul muro con infiniti tentacoli.