AFFINITA'

Affinità, 2017, pastello su carta.
Affinità, 2017, pastello su carta.

 

  Non arrivarono illuminando di luce accecante il giardino davanti a casa, non arrivarono facendo tremare finestre, mobili e suppellettili, non arrivarono nemmeno immobilizzandolo subdolamente al letto con corde invisibili.  Bussarono debolmente alla porta.

  Questo modo, goffo e così poco iconico, di presentarsi come esseri provenienti da un’altra galassia fu la cosa che infastidì maggiormente il professor Emilio, scapolo solitario e insegnante di lettere in pensione con la passione per la fantascienza, quando andò ad aprire la porta e si trovò davanti l’essere. Il suo istinto non fu di chiudersi dentro e correre a rifugiarsi in cantina, bensì quello di voltarsi verso il suo cane, un enorme e bavoso Terranova di nome Solo, il quale non lo aveva avvisato agitandosi e abbaiando insistentemente verso la porta, come una situazione di quel tipo avrebbe richiesto. Al contrario il cane continuò a dormire sul tappeto, vicino al divano, anche quando il professore aveva  ormai aperto.

  L’essere stava in piedi di fronte a lui, fermo sulla soglia, senza emettere alcun suono. Fu proprio quel silenzio ovattato a colpire il professor Emilio. Le foglie della betulla in giardino si agitavano ma non producevano il solito sottile fruscio, dalla strada non proveniva alcun rumore, l’orologio del soggiorno non ticchettava, nonostante le lancette si muovessero regolarmente: il professore aveva guardato l’ora quando bussarono.

  Emilio studiò l’essere ancora per un momento quindi, senza saper bene il perché, lo fece entrare in casa. L’altro si mosse con un’andatura dondolante e si diresse nel soggiorno. Il professor Emilio chiuse la porta e lo raggiunse.

  Rimasero a guardarsi per un tempo incalcolabile, sempre in silenzio, e ciò che consentì al professore di sostenere quello sguardo alieno fu la sensazione di profonda comunione e affinità che provò, per la prima volta da anni, verso un altro essere vivente, anche se, a guardarsi bene, non si assomigliavano per niente.